Non basta più la semplice diffusione di soluzioni tecnologiche per la gestione del business: secondo Matteo Tagliabracci, amministratore di Netlevel, sono sempre più indispensabili standard condivisi per lo scambio di dati e informazioni fra i diversi servizi.
Piattaforme per la gestione delle risorse aziendali, la contabilità aziendale, la relazione con il cliente e la compliance. Non si contano più ormai le soluzioni tecnologiche adottate da intermediari e compagnie per migliorare l’operatività di business. “È questo forse il tratto più evidente del processo di digitalizzazione che sta investendo la società e il mercato assicurativo”, ha osservato Matteo Tagliabracci, amministratore di Netlevel.
“Il passo successivo – ha proseguito – sarà mettere queste piattaforme nelle condizioni di poter dialogare fra loro e di scambiarsi dati e informazioni”.
Tagliabracci ha preso l’esempio del processo di gestione del cliente, “La procedura può essere divisa in tre fasi, ossia pre-vendita, gestione e fidelizzazione, e per ognuna di queste – ha spiegato – la nostra società ha sviluppato specifiche piattaforme: Engage, Axicura e Inmemo“.
condivisione per l’efficienza
Ognuna delle citate piattaforme, come detto, presidia un’area specifica del processo di gestione del cliente.
Engage, per esempio, offre strumenti di profilazione e preventivazione, Axicura si occupa di contabilità, provvigioni, monitoraggio delle provvigioni e del portafoglio e gestione delle scadenze e dei rinnovi, mentre Inmemo si configura con un’app che garantisce un canale di comunicazione diretto e costante con il cliente.
Per rendere il sistema ancora più efficiente, è necessario tuttavia un passaggio in più. E serve, più nel dettaglio, la definizione di strumenti per la condivisione del dato.
“Quasi tutte le piattaforme integrano servizi chiamati web service, per lo scambio di informazioni attraverso Api, ovvero protocolli per la condivisione di dati”, ha detto Tagliabracci. “Axicura, per esempio, ha la possibilità di acquisire informazioni dalla piattaforma di preventivazione, mentre Inmemo – ha aggiunto – può attingere direttamente dai dati di Axicura senza la necessità di un proprio database”.
standard per l’open insurance
Tagliabracci ha sottolineato l’importanza di standard condivisi per lo scambio di informazioni fra le diverse piattaforme. “All’interno di Share, l’associazione delle software house specializzate nel settore assicurativo, abbiamo elaborato uno standard che è già stato adottato da vari operatori di mercato”, ha commentato.
Solo così, ha proseguito, sarà possibile tagliare il traguardo dell’open insurance. “Siamo in una fase ancora iniziale di sviluppo, alcuni astacoli in materia di tutela della privacy e titolarità del dato attendono di essere superati, ma credo che il modello – ha concluso – poter garantire vantaggi per tutti, perchè la tecnologia può rivelarsi un partner per lo sviluppo del mercato.